Cosa tratta la chiropratica

La chiropratica è uno dei metodi di cura naturale più diffuso al mondo, terza professione sanitaria negli Stati Uniti per numero di praticanti. Si concentra sul trattare le cause che provocano i problemi fisici invece di trattare i sintomi.La chiropratica si basa su un assunto molto semplice: problemi strutturali del corpo, particolarmente problemi che implicano la colonna spinale, possono generare disfunzioni alla funzionalità del corpo, specialmente al sistema nervoso.

Il midollo spinale, che rappresenta la maggiore via di comunicazione del nostro sistema nervoso, è situato nel canale midollare all’interno delle vertebre. Il midollo trasmette gli ordini impartiti dal cervello al resto del corpo e tutti i movimenti, funzioni e sensazioni sono controllati dal sistema nervoso. Un problema a livello della colonna può interferire con i nervi che fuoriescono dalla colonna; tale disallineamento o blocco è chiamato sublussazione. Le sublussazioni possono creare vari sintomi quali mal di schiena, male al collo, cefalea, dolori alle spalle, parestesia agli arti, sciatalgie e una miriade d’altri problemi. Queste sintomatologie possono essere originate da questo “schiacciamento” o interferenza con i nervi al momento di uscire dalla colonna e andare verso il resto del corpo.

La differenza principale che distingue la chiropratica dalle altre professioni sanitarie è rappresentata dall’aggiustamento.
L’aggiustamento è un movimento specifico applicato ad un’articolazione al fine di ripristinare il movimento corretto e la funzione propria ed eliminare perciò l’irritazione sul nervo. Una volta ripristinato lo stato corretto della colonna il corpo è capace d’autoguarirsi.

Questi aggiustamenti chiropratici, eseguiti da chiropratici qualificati, sono sicuri, molto efficaci e sono particolarmente utili nel caso di dolori lombari o cervicali acuti che implicano sovente anche spasmi muscolari e, dopo l’aggiustamento, il paziente recupera immediatamente una parte della mobilità e constata una notevole diminuzione del dolore.
I nervi spinali fuoriescono dalle vertebre vicino alle articolazioni e raggiungono le altre parti del corpo collegando il cervello a tutto il resto. L’aggiustamento chiropratico, tenuto conto di questo fattore, può risultare efficace in molte altre situazioni oltre al classico male al collo o alla schiena. In molti casi di dolori cervicali, ad esempio, i nervi sono spesso implicati con conseguente dolore, parestesia e debolezza delle spalle, braccia e mani. Aggiustando le vertebre associate nel collo, questi problemi degli arti superiori spesso possono essere minimizzati o risolti. Ciò è anche vero nel caso di molte cefalee dove la causa vera risiede spesso in una irritazione dei nervi e dei muscoli del collo.

La chiropratica si è dimostrata efficace anche in situazioni quali asma, gastrite, costipazione e, a volte, crampi mestruali dovuto al fatto che i nervi spinali collegano il cervello agli organi tipo i polmoni, lo stomaco e l’utero. Una sublussazione della colonna vertebrale può causare un’irritazione del nervo che collega tale organo al midollo e provocare effetti negativi a tale sistema organico. Il chiropratico è in grado, con la collaborazione del medico, di escludere comunque altre patologie che possono causare problemi a tali sistemi.
I trattamenti chiropratici sono una soluzione efficace e sicura per numerosi problemi di salute tuttavia un paziente, prima di sottoporsi a tale trattamento, dovrebbe sempre assicurarsi che il chiropratico a cui si affida abbia una laurea rilasciata da un’università accreditata e riconosciuta dalla WFC (World Federation of Chiropratic) e dall’ECU (European Chiropractors’ Union). Spesso persone non qualificate o competenti s’improvvisano o si definiscono chiropratici mettendo a repentaglio la salute dei potenziali pazienti e danneggiando l’immagine della chiropratica.

MAL DI SCHIENA

Introduzione
Il mal di schiena, soprattutto lombare, è un problema di salute molto comune che, secondo le statistiche colpisce circa l’80 % della popolazione, rendendolo come malattia secondo solo al comune raffreddore. Se tutti sappiamo che il raffreddore è dovuto ad un’infezione virale, non tutti sono a conoscenza delle cause del mal di schiena che, per la maggior parte degli individui che ne soffrono, rimane un’entità ignota e temibile.

Anatomia
La conoscenza dell’anatomia della colonna vertebrale è fondamentale per capire l’eziologia del mal di schiena.
Le ossa che compongono la colonna vertebrale, chiamate vertebre, consistono di varie parti fondamentali: la prima sono le articolazione posteriori, chiamate faccette articolari, che uniscono le vertebre a servono a guidare il movimento della colonna. La seconda parte sono i dischi intervertebrali che uniscono i corpi delle vertebre e hanno la funzione di ammortizzare gli urti e permettere una certa quantità di mobilità. I dischi sono composti da degli anelli esterni fatti di cartilagine molto robusta che circondano una parte interna più morbida chiamato nucleo polposo. Le vertebre sono anche unite e sostenute da muscoli e legamenti. La parte finale della colonna, di forma triangolare, chiamata sacro, ha la funzione di unire le due ali iliache attraverso le due articolazione sacro iliacali e di fornire una base su cui tutta la colonna riposa. Tra i corpi delle vertebre e le parti che formano le faccette e i processi spinosi esiste uno spazio vuoto in cui è situato il midollo spinale. Dal midollo spinale, attraverso i foramina, spazi vuoti che si aprono tra le varie vertebre, fuoriescono i nervi spinali che raggiungono le varie parti del corpo.

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Cause del mal di schiena
Le persone che soffrono di mal di schiena, nella maggioranza dei casi, affermano di non essere stati vittime di incidenti, traumi o gravi ferite prima dell’inizio della sintomatologia. Nella maggior parte dei casi, l’origine del mal di schiena è da ricercare nell’effetto cumulativo di posture sbagliate, posizioni di lavoro errate mancanza di esercizio, sforzi eccessivi o altri fattori connessi ad uno stile di vita non corretto. Questi fattori, una volta portati oltre la soglia di tolleranza del corpo, possono causare stress e rotture di equilibrio nella colonna e provocare dolore.
Questi fattori sono alcune delle ragioni per le quali la gente si danneggia la schiena nel semplice atto di raccogliere un pezzo di carta da terra. La colonna era già vulnerabile e sottoposta a stress e quell’ultimo piegamento è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Quando questo succede i muscoli della schiena si contraggono, vanno in spasmo per proteggere i tessuti danneggiati nella colonna ed evitare ulteriori stress alla colonna stessa.

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Discopatia e sciatalgia
Una delle cause di eccessiva pressione sui dischi intervertebrali e differenze di tensione nei muscoli della schiena deriva dall’assumere posizioni sedute troppo a lungo soprattutto se tale posizione non è abbastanza verticale. In tali circostanze la colonna non è più in grado di funzionare in modo normale e non può più sopportare il normale stress del lavoro giornaliero.
Il disco vertebrale, sottoposto a questi stress eccessivi in modo costante, sviluppa delle piccole fessure che permettono al nucleo polposo di protrudere verso l’esterno. Se il disco stesso si slabbra, si espande e preme sui nervi spinali, una persona può essere affetta da sciatalgia che è normalmente definita come dolore, formicolio, perdita di sensazioni e debolezza negli arti inferiori. A volte, se la protrusione o l’ernia discale sono molto grandi e la situazione non trattata in modo adeguato, la sola soluzione è un’operazione chirurgica al fine di rimuovere l’ernia. Sovente tali situazioni possono essere corrette da un adeguato trattamento chiropratico.

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Spondilosi Artrosi della colonna
Traumi ripetitivi al disco, alle faccette e ai legamenti della colonna possono condurre ad usura ed eccessivi stress compressivi della colonna. Questo stress influenza negativamente la cartilagine delle articolazioni e provoca un deposito di calcio nei tessuti che circondano le vertebre, provocando degli speroni ossei chiamati osteofiti. Gli osteofiti possono schiacciare i nervi, i vasi sanguigni e i tessuti adiacenti generando sintomi che vanno da leggeri dolori, perdita di sensazioni fino ad atrofie e insensibilità.
Questa situazione, conosciuta sotto il nome di artrosi, è una forma di artrite che colpisce tutti ad un certo punto della nostra esistenza ed è un normale processo degenerativo legato all’invecchiamento. L’apparire di tale fenomeno può essere precipitato o anticipato da traumi o incidenti antecedenti, dallo stile di vita o da stress ripetitivi. I trattamenti e gli aggiustamenti chiropratici sono molto indicati alle persone che soffrono di tali sintomi per il mantenimento di uno stato di salute adeguato.

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Artrosi della zona cervicale

 

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Artrosi della zona lombare

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Problemi sacro iliacali

La zona sacro iliacale rappresenta un’altra zona critica di problemi e disfunzioni. Queste articolazioni uniscono la parte mobile della colonna, le ali iliache e gli arti inferiori, sopportano il peso del tronco e sono generalmente molto stabili e resistenti. A volte, in seguito a cadute, traumi, incidenti sportivi o sollevamento eccessivo di pesi, l’articolazione sacro iliaca può diventare instabile e assumere una posizione incorretta: si viene a formare una sublussazione sacro iliacale. Tale situazione può affliggere la donne durante la gravidanza o dopo il parto.
Le sublussazioni dell’articolazione sacro iliaca causano sbilanciamenti degli arti inferiori producendo una differenza di lunghezza nelle gambe (gamba corta o lunga funzionale). La persona afflitta da tale condizione può sentire dolori nello stare in piedi, camminando, cambiando posizione, ad esempio da seduta a in piedi, e spesso si lamenta anche di perdita di energia e di sentirsi spesso stanco.
Sovente questa situazione di disequilibrio disturba le strutture a monte nella colonna e i pazienti sviluppano dolori nel collo, nelle spalle e anche cefalee. Il ripristino dell’equilibrio ottimale e del movimento corretto, da parte del chiropratico, è particolarmente indicato in tali situazioni.

La sublussazione
Una condizione che affligge frequentemente la colonna vertebrale e che è trattata con successo dai chiropratici è la sublussazione vertebrale: consiste principalmente in un malposizionamento o non funzionalità delle articolazioni delle faccette. Tali sublussazioni possono presentarsi da sole o in congiunzione a problemi di disco o artrosi. Possono causare dolore e compromettere la normale fuori uscita dei nervi nei foramina comprimendoli e causando parestesie (formicolii, bruciori e strane sensazioni). Le sublussazioni nel collo generalmente provocano parestesie nelle braccia mentre tali problemi nelle gambe sono associati a sublussazioni del tratto lombare della colonna.

Esperienze cliniche hanno dimostrato che condizioni di salute quali asma e gastrite possono essere associate o peggiorate dalla presenza di sublussazioni nella colonna. Il chiropratico, grazie alla sua esperienza e preparazione, è il professionista della salute più indicato per correggere e aggiustare tali sublussazioni. Cadute, incidenti d’auto, traumi sportivi possono tutti causare danni alla colonna provocando stiramenti o lacerazioni nei tessuti della colonna: il risultato comporta notevole dolore e rigidità.  L’instaurazione di un appropriato trattamento chiropratico, fin dall’apparire dei primi sintomi, è importante al fine di evitare il cronicizzarsi dei dolori.
La chiropratica, scienza, arte e filosofia, fornisce uno dei migliori sistemi di diagnosi e cura dei problemi di schiena e di una miriade di altri problemi legati al benessere della persona. Consultate la pagina dei Chiropratici per trovare il Chiropratico più vicino a voi.

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classe 2012: laureati in dottore in chiropratica UK

 

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Filosofia chiropratica

 

 

 

 

 

MAL DI TESTA E DOLORE CERVICALE

Introduzione
Alla mattina, quando ci si alza con il collo rigido e dolorante, si ha la tendenza ad incolpare il cuscino, il materasso o una posizione notturna sbagliata. In altre occasioni, un movimento brusco del collo può provocare un dolore acuto che ci porta a pensare che qualcosa sia andato fuori posto o che un nervo sia stato pizzicato o compresso.
I problemi del collo, bisogna tener presente, raramente sono frutto di un singolo episodio ma sono generalmente imputabili a cause ripetitive quali: posizioni sedute sbagliate, attitudini lavorative e posturali non adeguate, mancanza di esercizio o altro. Evidentemente alcuni problemi cervicali possono essere dovuti a traumi, colpi di frusta, cadute o incidenti sportivi ma la maggior parte sono di origine insidiosa e non traumatica.

Anatomia
Al fine di capire i dolori cervicali bisogna considerare l’anatomia della colonna: le vertebre, così sono chiamate le ossa che compongono la colonna spinale, consistono di varie parti fondamentali.
La prima sono le articolazione posteriori, chiamate faccette articolari, che uniscono le vertebre a servono a guidare il movimento della colonna. La seconda parte sono i dischi intervertebrali che uniscono i corpi delle vertebre e hanno la funzione di ammortizzare gli urti e permettere una certa quantità di mobilità. I dischi sono composti da degli anelli esterni fatti di cartilagine molto robusta che circondano una parte interna più morbida chiamato nucleo polposo.
Le vertebre sono anche unite e sostenute da muscoli e legamenti: i legamenti forniscono stabilità e resistenza ed i muscoli la forza necessaria a creare movimento. Tra il corpo della vertebra e le parti che formano le faccette e i processi spinosi esiste uno spazio vuoto in cui è situato il midollo spinale. Dal midollo spinale, attraverso i foramina, spazi vuoti che si aprono tra le varie vertebre, fuoriescono i nervi spinali che raggiungono le varie parti del corpo. Tali nervi, oltre a portare i messaggi del cervello agli organi e arti, hanno il compito di portare le informazioni provenienti dal corpo, dolore, tatto, posizione, temperatura ecc, al cervello per essere elaborate. I nervi che fuoriescono dalla cervicale sono responsabili per la zona degli arti superiori che include spalle, gomiti, polsi, mani oltre alla zona del collo e della testa. Il collo presenta, visto di lato, una naturale curva verso l’avanti che aiuta a mantenere in equilibro il peso della testa e a ridurre gli stress.

Fattori di rischio per la cervicale
L’uso dei computer personali è diventato così diffuso da costringere una buona parte dei lavoratori a sedersi davanti ad una scrivania per 8 -10 ore al giorno per guadagnarsi da vivere, spesso assumendo posizioni non ideali. Quando siamo seduti con la testa piegata in una posizione avanzata, posizione assunta da molte persone che stanno alla scrivania, i legamenti che uniscono le faccette e i muscoli posteriori del collo sono sottoposti ad uno stress enorme. Inoltre, la normale lordosi del collo è raddrizzata causando addizionale stress e stiramento ai muscoli e legamenti. Questa concomitanza di fattori, ripetuta molte ore al giorno nel tempo, può portare a discopatie, ernie del disco e sublussazioni, che sono le maggiori responsabili di irritazione dei nervi. Altri sintomi causati dalle sublussazioni possono comprendere cefalee, problemi agli occhi, vertigini, dolori alle braccia e alle mani, parestesie e anche dolori alle spalle.

Mal di testa
Come abbiamo visto, sovente cefalee e emicranie possono essere associate a disordini della colonna cervicale. Quando le vertebre cervicali perdono la loro normale mobilità o assumono posizioni errate, i nervi e i vasi sanguigni possono essere tesi, compressi e irritati producendo sintomi che vanno da un leggero fastidio ad una cefalea acuta. Sovente le cefalee miotensive sono causate da una contrazione dei muscoli del collo o della nuca che possono portare dolore alla testa, tali nodi o punti sono chiamati Trigger Points. Evidentemente altri fattori quali cibi o bevande, alcool, caffeina o stress possono anche causare le cefalee. In tutti i casi, nella ricerca della causa delle cefalee, si deve sempre prendere in considerazione la curva e la struttura della colonna cervicale. La chiropratica si è dimostrata efficace nel trattamento e nella prevenzione delle cefalee.

Colpi di frusta
Molte persone, nel corso della vita, rimangono vittime di incidenti stradali e i tamponamenti rappresentano la maggioranza di tali incidenti. Questi incidenti causano quello che è chiamato un colpo di frusta, ovvero la proiezione violenta e rapida della testa in avanti o indietro, a seconda se si tratta di un incidente frontale o posteriore. Il colpo di frusta danneggia le strutture legamentarie e muscolari del collo e, in caso molto grave, anche le faccette, i dischi e la vertebra stessa causando danni e irritazione ai nervi spinali. Oltre ai sintomi classici di dolore e rigidità al collo possono anche intervenire cefalee, nausea, vertigini, dolori alle spalle e braccia, formicolii alle mani e alle dita accompagnate da debolezza dell’arto.
Una radiografia della colonna può escludere eventuali fratture ma non può determinare la presenza o meno di sublussazioni. Il chiropratico, grazie alla sua istruzione specializzata, sarà in grado di trovare e eliminare tali problemi minimizzando l’effetto del colpo di frusta nel futuro.

L’intervento della chiropratica è indicato fin dai primi tempi dopo l’incidente e può prevenire molti dei sintomi che spesso insorgono a distanza di settimane e mesi dall’incidente.

ARTROSI E ARTRITI

Introduzione
L’artrite è sicuramente una delle malattie che più di tutte le altre è capita male dai pazienti; quando questa parola è pronunciata la prima cosa che appare nella loro mente è un futuro da disabili dalle articolazioni completamente distorte. Al contrario la parola artrite raggruppa una vasta classe di condizioni che vanno dal benigno fino al grave: proveremo ad illustrare e capire le più comuni.

Osteoartrite
La forma di artrite più comune è chiamata osteoartrite o anche artrite degenerativa.
Questo tipo di artrite è dovuto all’usura della cartilagine che ricopre le superfici articolari e affligge non solo l’uomo ma tutti i mammiferi.
Quando la cartilagine dell’articolazione è danneggiata, la superficie dell’osso, molto sensibile, subisce uno stress eccessivo causando i cambiamenti degenerativi.
Sovente i legamenti attorno alla zona implicata calcificano e producono osteofiti o speroni ossei. Questi osteofiti possono, a loro volta, irritare ancor di più la zona implicata complicando una situazione già di per se stessa infiammata e dolorante.
Le due zone della colonna maggiormente colpite da tale artrite sono la parte bassa del collo e della lombare, le ginocchia, le anche e le dita della mano.
Chiunque nel corso della propria esistenza sarà afflitto dall’artrite degenerativa, anche se c’è da precisare che l’inizio e la gravità di tale fenomeno possono essere influenzati da traumi pregressi, tipo di lavoro, stile di vita, peso, dieta e eredità genetica.
L’artrite presenta quali sintomi una rigidità ed una dolorabilità del segmento implicato e nel caso di un’articolazione che regge il peso del corpo, ad esempio anche o ginocchia, la mobilità stessa della persona può essere intaccata.
In casi di estrema usura dell’articolazione in presenza di dolori molto acuti, si può eventualmente arrivare a sostituire, con un’operazione chirurgica, l’articolazione implicata con una protesi meccanica. L’uso dei trattamenti chiropratici può ritardare il momento dell’operazione e ridurre i sintomi dell’usura.

  1. La miglior cura dell’artrite degenerativa comprende sicuramente la prevenzione e implica il trattamento dell’articolazione afflitta fin dai primi stadi della malattia:
    Fin da giovani occuparsi di far trattare tutti i traumi alle articolazioni per permettere una guarigione ottimale e evitare complicanze
  2. nel caso di lavori che richiedano di camminare molto o posizioni statiche in piedi assicurarsi di portare calzature adeguate
  3. controllare il peso corporeo in quanto un eccesso aumenta lo stress sulle articolazioni
  4. evitare di inginocchiarsi su superfici dure al fine di evitare traumi ripetitivi alle delicate strutture delle ginocchia
  5. una dieta ricca in frutta e verdura può aiutare in quanto tali alimenti contengono vitamine naturali, minerali e antiossidanti essenziali al mantenimento delle articolazioni e del resto del corpo.

Studi recenti hanno dimostrato che un apporto supplementare di Glucosamine può aiutare in caso di artrite degenerativa e coadiuva la ricostruzione di cartilagine; non funziona in tutti i casi e deve essere assunta per un periodo prolungato.

Gli aggiustamenti chiropratici sono un metodo di trattamento sicuro e efficace nel caso di spondilosi e permettono di recuperare una corretta mobilità e funzionalità delle articolazioni della colonna. In caso di articolazioni doloranti e con limitazione di movimento anche altre modalità possono portare beneficio: mobilizzazioni, massaggi, ultrasuoni, crioterapia, elettroterapia e laser.
L’uso di un tutore può, in casi particolari, aiutare a stabilizzare l’articolazione al fine di minimizzare il dolore.
Esercizi di allungamenti, yoga, tai chi e altro possono mobilizzare in modo delicato i corpo e risultare efficaci per ridurre gli effetti dell’artrite.

Gotta
La gotta è causata da un’alterazione del livello di acidi urici nel sangue e deposizione di cristalli di urato monosodico a livello articolare con episodi artritici acuti.
L’alluce è colpito nel 75% dei casi, occasionalmente si possono avere localizzazioni alla caviglia, al ginocchio ed altre dita del piede con episodi acuti con dolore di notevole intensità, più spesso nelle prime ore del mattino. Gli attacchi possono essere provocati da una delle seguenti situazioni: interventi chirurgici, traumi, eccessi alimentari o abuso di bevande alcoliche, digiuno o uso di farmaci. Una dieta contenente alimenti ipopurinici è sovente indicata: carne rossa e pesce, frutti di mare, legumi, funghi ecc. Il vostro dottore, oltre a prescrivervi farmaci che abbassino il livello di acido urico del sangue, saprà consigliarvi la dieta migliore e più indicata alle vostre condizioni

Artrite reumatoide
L’artrite reumatoide è una poliartrite molto diffusa caratterizzata da un impegno articolare simmetrico e bilaterale. La causa scatenante è sconosciuta ma si presume sia dovuta ad un fattore legato al sistema immunitario. In fase iniziale la malattia è poliarticolare con impegno delle piccole articolazioni delle mani e piedi (60%) Nel 25% dei pazienti può essere monoarticolare con frequente localizzazione al ginocchio (50%), spalla, polso, anca (40%), caviglia o gomito (10%). L’esordio è insidioso con dolore e rigidità articolare ed è presente una diffusa rigidità mattutina, di durata fino a sei ore. Spesso si accompagna a sintomi generali come malessere, stanchezza diffusa, astenia e calo ponderale. Esistono specifici test sanguigni per confermare la presenza di questa malattia e il vostro dottore saprà indicarveli e prescrivervi i farmaci appropriati.
Gli aggiustamenti chiropratici, associati ad ultrasuoni, elettroforesi, massaggi, possono aiutare a controllare la rigidità e diminuire il dolore associati a questa malattia.