Mobilità e colonna vertebrale

Immaginate di svegliarvi una mattina con una spalla congelata (frozen shoulder), dove non potete muovere la spalla più di un paio di centimetri in ogni direzione, quale effetto questo avrà questo problema sul vostro lavoro? Quanto effetto avrà questo nella vostra capacità di concentrazione se non quello di pensare sempre alla vostra spalla? Quanto questo problema influenzerà sulla vostra guida automobilistica o sul semplice atto di vestirsi?

Ovviamente senza aspettare tutte le vostre risposte la risposta è ovvia, questo non poter muovere la spalla avrà un effetto molto drammatico sulla vostra vita quotidiana. Ecco, in modo simile, questo avviene in tutte le articolazioni del vostro corpo, se le articolazioni non si muovono come dovrebbero, questa inabilità avrà un effetto negativo sulla vostra abilità di funzionare quotidianamente, togliendo anche tanta abilità alla vostra concentrazione.

Molti pazienti con dolori severi nel basso della schiena dicono che il dolore è venuto improvvisamente quando si sono chinati in avanti per prendere in braccio il proprio bambino o animale o mentre si mettevano le calze o nel rifare il letto. Penso che siamo tutti d’accordo quando dico che obbiettivamente un corpo umano, nella sua perfezione, dovrebbe riuscire a fare questi gesti quotidiani senza nessun problema, giusto? Per cui cosa è successo veramente? Perché vi è venuto male alla schiena facendo un gesto che dovrebbe essere totalmente innocuo?

In tutti questi pazienti quello che è successo è semplice: l’articolazione della persona sofferente non era in grado di muoversi naturalmente quanto avrebbe dovuto, per cui si può dire che l’articolazione era ristretta in certi movimenti. Questa restrizione in chiropratica viene chiamata sublussazione. Se questa restrizione di movimento occorre in qualche segmento vertebrale, gli altri segmenti sopra e sotto quel livello dovranno lavorare di più per compensare l’area immobile, giusto? Se non avvenisse questa compensazione saremmo troppo bloccati e non riusciremmo a muoverci per niente. Per cui ritornando alla nostra area di compensazione, se adesso abbiamo un segmento che non si muove e i due segmenti, quelli sopra e sotto l’area di restrizione che si muovono troppo, è ovvio pensare che se non si va ad aggiustare quel segmento immobile le altre due parti diventeranno ipermobili e per cui, a lungo andare, potrebbero cominciare a dare fastidi alla schiena, in quanto le capsule, i legamenti, dischi vertebrali e la muscolatura intorno a quei segmenti cominceranno ad infiammarsi e rovinarsi  non essendo usati nel modo giusto.

Tutte queste strutture cominceranno a mandare segnali nocicettivi al cervello risultando in dolore. Adesso siamo rimasti con tanto dolore e soprattutto abbiamo un corpo in uno stato di debolezza, a rischio di infiammazioni varie, contratture muscolari, legamenti lassi, ernie al disco e irritazione dei nervi. Per cui ora ora non abbiamo solo un lieve dolore che pensavamo sarebbe sparito tra una settimana, ma ora il nostro dolore è aumentato…. eppure voi non avete aumentato i vostri ritmi di vita, per cui non capite bene cosa sta succedendo al vostro corpo e allora prendete un piccolo antidolorifico che lì per lì si vi da sollievo, ma per quanto?

Adesso manteniamo questi dolori per 3 , 4, settimane, mesi o addirittura anni…. e ora andiamo a fare un letto, mettiamoci le calze oppure chiniamoci in avanti per prendere il bambino o il gatto…

Adesso ritorniamo al nuovo paziente che mi entra nella studio e mi dice: dottore non so cos’é successo ma sono rimasto “bloccato” mentre mi allacciavo le scarpe e ora ho questo dolore enorme che mi va giù per la gamba. Ecco questa è la classica situazione in cui il vostro corpo vi ha continuamente mandato segnali di aiuto, ma purtroppo non essendo stati ascoltati o non essendo stati percepiti, il vostro corpo dopo tanto tempo che battagliava per mantenervi in uno stato di equilibrio, vi ha lasciato andare perche non ne poteva più ed ecco che vi è fuoriscita un ernia discale che va ad irritare il nervo sciatico che a sua volta va a darvi il dolore nella gamba.

Cosa avreste dovuto fare per evitare questo problema a priori?
La chiropratica è prima di tutto prevenzione. Non bisognerebbe andare dal chiropratico quando si hanno già i dolori, ma bisognerebbe andare per prevenire questi dolori, in modo da mantenere in perfetto equilibrio naturale la propria colonna vertebrale e per cui come detto prima tutto il nostro sistema neurologico.  Andando a rimuovere le sublussazioni quando c’e solo un area di restrizione è semplice, indolore e ti permette di diminuire tutti i rischi di cui abbiamo parlato prima.

Per cui é vero che la chiropratica va a rimetterti in sesto quando hai dolore e non riesci a muoverti, ma il paziente perfetto del chiropratico non è quello che è piegato in due dal dolore senza riuscire a fare due passi, ma è quello che entra nella stanza e quando il chiropratico  chiede come sta, il paziente risponde benissimo. Questo è il paziente che una volta al mese viene a farsi controllare per evitare rischi futuri. La chiropratica è uno stile di vita: se una persona decide di andare in palestra per migliorare il proprio fisico o decide di mangiare meglio seguendo una dieta appropriata ricca di frutta e verdura, ecco che anche la chiropratica è una scelta in quanto si va a scegliere di stare bene avendo una colonna vertebrale in ottimo stato e di conseguenza un buon sistema immunitario, digerente, respiratorio ecc.